Intervista a Tiziano Pantaleo
Product Management Marketing – Dormakaba
Con oltre 150 anni di esperienza e milioni di prodotti e soluzioni installate in tutto il mondo, Dormakaba è un partner di fiducia per l’accesso sicuro e flessibile a edifici e locali, quanto conta per voi il settore alberghiero?
L’azienda sta investendo molto nel segmento hospitality a livello mondiale. Un settore che ci vede coinvolti non solo per le nostre serrature sulle porte delle camere, ma che ci consente di spaziare grazie al nostro ampio portfolio di prodotti e soluzioni: mi riferisco ad esempio alle porte scorrevoli o girevoli nella hall, dove riceviamo in reception le credenziali di accesso alla stanza – che può essere non solo una tessera, ma anche una chiave virtuale su smartphone o un codice numerico – al lettore di controllo accessi integrato nella pulsantiera dell’ascensore. Sulla stessa porta della camera poi non c’è solo la nostra serratura elettronica, ma anche il chiudiporta, il cilindro meccanico di emergenza, e tutto il nostro hardware a completare l’offerta. Ma non finisce ancora qui, poiché al ristorante o nell’area conferenze potrebbero esserci le nostre pareti manovrabili o le partizioni vetrate ad esempio. Dormakaba fornisce una soluzione completa di sicurezza fisica che viaggia nella struttura al fianco dell’ospite.
Vi rivolgete agli studi di progettazione o agli albergatori?
L’azienda lavora sia sul canale degli studi di progettazione e architettura, cui forniamo anche un servizio di consulenza, sia direttamente con gli albergatori. Abbiamo inoltre in essere degli accordi internazionali con i più grandi gruppi alberghieri al mondo: figuriamo nelle loro vendor list e cerchiamo di guadagnarci ogni giorno il loro trust. Molte di queste catene hanno integrato la nostra chiave di accesso Bluetooth all’interno delle loro app: l’ospite può già oggi accedere in camera – o ad altri servizi che richiedono un’autorizzazione di accesso elettronica – tramite il proprio smartphone. La chiave digitale può essere inviata al cliente anche prima del suo arrivo in hotel. Oppure, come accade in Italia, dove per motivi legali è necessario verificare l’identità della persona alla reception, al momento del check-in.
Il vostro intervento può essere anche customizzato?
Sì, la customizzazione avviene a diversi livelli. Le app delle catene, di cui parlavo poc’anzi, sono già un prodotto personalizzato. L’ospite non lo sa, ma nell’app è presente la nostra SDK Dormakaba (Software Development Kit) che elabora le informazioni sul cloud e permette di ricevere la chiave digitale sullo smartphone.
Un secondo livello di personalizzazione è invece di tipo fisico e riguarda le maniglie: oltre alle nostre standard a portafoglio Dormakaba, integriamo spesso sulle nostre serrature maniglie compatibili di terze parti. Ciò permette di soddisfare le più disparate esigenze di design della struttura o del progettista. Con l’azienda partner ci interfacciamo direttamente presso il cliente per trovare la soluzione migliore dal punto di vista estetico. Talvolta le soluzioni e le finiture richieste nemmeno esistono e vengono create ad hoc.
Come si è evoluta la tecnologia nel settore del controllo accessi?
In pochi anni siamo passati dalla tessera magnetica al chip, all’RFID, quindi al mobile. Un processo di evoluzione che ci ha portato allo sviluppo della nostra SDK Dormakaba, di cui parlavo, ovvero allo sviluppo di software per integrare le nostre tecnologie di accesso nelle app esistenti degli hotel. Dal punto di vista delle serrature, invece, vince la flessibilità: le serrature e i lettori possono essere ormai tanto standalone quanto online, dipende dalle necessità della struttura. In tutti i casi e sempre più spesso viene richiesto al nostro software di dialogare con molti altri sistemi all’interno della struttura. Ad esempio, il gestionale dell’hotel, il PMS, può inviarci un comando di codifica tessera, fisica o elettronica che sia. Tale comando può fluire verso il nostro sistema di controllo accessi, poi verso la stanza che deve andare in pre-check-in ed essere quindi, ad esempio, preriscaldata nell’attesa che il cliente arrivi. La chiave intanto passa dal cloud per finire poi sullo smartphone del cliente e, nel momento in cui quest’ultimo timbra sulla serratura tramite l’app, devono accendersi le luci di benvenuto, alzarsi le tende, attivarsi le utenze e molto altro ancora. Ciò è frutto di un vero sforzo integrativo tra ecosistemi. Fino a ieri lo scambio di informazioni e stati di esercizio era più macchinoso, qualora richiesto; oggi tutto avviene in maniera più fluida e automatica.
Postvendita e manutenzione, come è organizzato il servizio?
Innanzitutto, Dormakaba segue il cliente dalla fase di prevendita all’installazione e a tutto il servizio che ne deriva dopo. Solitamente – proprio perché è il cliente che lo richiede – diamo indipendenza su buona parte di manutenzione hardware, come la necessità di cambiare una maniglia usurata o le batterie nelle serrature. Poi esistono ovviamente dei contratti di manutenzione, generalmente per lo più di tipo software. È evidente che almeno nei primi giorni di avvio dell’impianto, Dormakaba è abbastanza flessibile nel comprendere che una correzione nella numerazione delle porte, l’aggiunta di una chiave master o altri piccoli accorgimenti sul sistema possono essere trattati come normale rodaggio dell’impianto piuttosto che come giornate del contratto di manutenzione.